el 1988, dal sogno di Aletta e Peter Stas, nasce il progetto Frederique Constant. A distanza di 35 anni il sogno si è trasformato in una solida realtà, capace di attrarre un gruppo importante come Citizen che ha deciso di rilevare nel 2016 le quote della famiglia.
Personalmente rimango affascinato da come la passione per l’orologeria possa spingere due appassionati a mettersi in gioco per entrare a competere con marchi che sono sul mercato da decine di anni.
La competenza e la determinazione molto spesso vengono ripagate: “live your passion”, lo slogan di Frederique Constant, non potrebbe quindi essere più azzeccato!
Da qui parte il nostro viaggio alla scoperta della manifattura Frederique Constant.
Nel 2006, per rispondere alla crescente richiesta di prodotti, viene costruita a Plan-les-Ouates l’attuale fabbrica Frederique Constant.
Nel 2019, dopo l’acquisizione del gruppo Citizen, l’edificio viene ulteriormente ampliato, fino ad arrivare ad una superficie di 6200 m², inaugurando anche uno spazio aperto al pubblico che possa avvicinare gli appassionati al marchio.
Tutte le varie fasi di produzione dei segnatempo Frederique Constant vengono svolte in laboratori, ecco come sono suddivisi:
Atelier T0
In questo reparto nascono i primi componenti: gli ingegneri producono le platine in ottone per gli orologi delle collezioni di manifattura; le moderne macchine a controllo numerico modellano i componenti e successivamente vengono eseguite le lavorazioni di fresatura, pulitura e lucidatura.
Come nelle migliori manifatture si possono ammirare gli artigiani al lavoro per eseguire manualmente le finiture in modo che ogni componente visibile sia decorato a regola d’arte.
Atelier T1
Questo è il reparto in cui prendono vita i segnatempo Frederique Constant: i maestri orologiai assemblano e rifiniscono i movimenti con lavorazioni eseguite principalmente a mano.
I meccanismi di manifattura sono composti da oltre 100 componenti; ogni movimento viene assemblato, regolato e controllato per poter soddisfare gli standard qualitativi della maison.
Sono rimasto particolarmente incuriosito da una lavorazione effettuata con un piccolo pezzo di legno appuntito con cui vengono smussati e lucidati gli angoli di alcuni pezzi del meccanismo.
Atelier T2
Dopo aver ricevuto dal laboratorio T1 i movimenti, il laboratorio T2 si occupa dell’assemblaggio. Con estrema cura vengono maneggiati movimento, cassa, quadrante e lancette e, in un ambiente sterile, vengono preparati gli orologi da mandare al controllo qualità.
Atelier T3
Come in una catena di montaggio l’orologio viene mandato al reparto controllo qualità. Ogni orologio sia al quarzo che meccanico viene testato per assicurarsi che rispetti gli standard qualitativi di Frederique Constant ed in caso si verificassero delle problematiche l’orologio verrà rimandato nei precedenti atelier fino a quando non sarà perfetto.
La visita alla fabbrica Frederique Constant a Plan-les-Ouates è un’esperienza interessante che meglio può far comprendere quanto lavoro e valore ci sia all’interno degli orologi di manifattura.
Lo stabile si trova circondato dai più grandi player del mercato orologiero: nonostante questo la maison continua l’espansione del marchio, iniziata nel 1988, senza troppo preoccuparsi della concorrenza, dimostrando idee chiare e solidità del progetto.
Gli spazi a disposizione dei maestri orologiai sono enormi; la struttura è luminosa e accogliente e permette ai gruppi di visitatori di iniziare ad immergersi nel mondo Frederique Constant tramite il percorso organizzato. Al piano terra dell’edificio si trovano cenni storici, orologi, materiali espositivi e la spiegazione di come vengono creati i segnatempo all’interno della fabbrica.
Trovo il progetto del marchio del gruppo Citizen interessante, soprattutto, per la possibilità di ampliare la gamma dei movimenti di manifattura, non solo per orologi complicati ma anche per i segnatempo più semplici.
Per chi volesse approcciare per la prima volta al mondo delle complicazioni Frederique Constant può assicurare un ottimo rapporto qualità prezzo per orologi ore nel mondo, calendari perpetui o tourbillon motivo per il quale continua a riscontrare un crescente interesse nel panorama orologiero.
Concludo dicendo che Aletta e Peter Stas sono riusciti a trasformare il loro sogno in realtà e indiscutibilmente hanno lasciato un segno importante nella storia, contribuendo ad infondere coraggio a tutti gli appassionati di orologi che vorranno cimentarsi nell’attività imprenditoriale per perseguire il loro sogno!
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