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Recensione Wyler Vetta Jumbostar Crono 40mm

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l marchio di cui vorrei parlare oggi ha una storia antica e, come nella vita accade, ha avuto momenti felici e periodi bui ma come succede a chi lotta e non molla oggi sta vivendo una nuova primavera con un progetto serio, che riprende le sue origini e che personalmente mi ha appassionato. Di chi stiamo parlando? Wyler Vetta!

Prima di entrare nel vivo dell’orologio che vorrei recensire oggi, ci tengo ad accennarvi qualcosa di più sulla storia di Wyler Vetta. Le tappe sono ben rappresentate sul sito wylervetta.com, alcune però sono particolarmente coinvolgenti e meritano di essere raccontate:

1896: nascita di Paul Wyler
1923: costituzione dell’azienda Wyler S.A.
1927: è un anno fondamentale per il brand, viene infatti inventato il bilanciere Incaflex che risolve l’eterno problema che aveva accompagnato l’orologeria fino ad allora: come si può aumentare la resistenza agli urti preservando la regolarità di marcia dell’orologio?
Il bilanciere Incaflex assicurava una maggiore resistenza grazie alla possibilità di flettersi, quindi assorbendo meglio eventuali urti.
1930: la famiglia Binda importa in Italia il marchio denominandolo Wyler Vetta
1931: dall’alto della maestosa Torre Eiffel, alla presenza di un notaio che certifica il successo dell’esperimento, vengono lanciati alcuni Wyler Vetta che incredibilmente riescono a funzionare nonostante la caduta, dimostrando una robustezza fuori dal comune.
1968: nascita del cronografo Jumbostar
2021: per celebrare i 125 anni della nascita del fondatore, il marchio risorge rilanciando l’iconico Jumbostar in una edizione limitata di 125 pezzi e nello stesso anno viene fondata la Wyler Vetta srl con a capo Marcello Binda che si avvale di Fulvio Locci per le nuove linee stilistiche del progetto.

La storia dopo il 1968 continua: arrivano momenti meno felici e la crisi del quarzo degli anni ’70 mette in crisi tutta l’industria orologiera. Ecco il motivo per cui ho voluto fare un balzo direttamente ai giorni nostri. Nonostante questo, vanno ricordati ancora un paio di aneddoti: personaggi del calibro di Albert Einstein e Vittorio De Sica indossarono negli anni questi segnatempo, contribuendo ad alimentarne il mito. Altra curiosità: nel 1934 la nazionale italiana diventa campione del mondo ed ogni giocatore indossa un Wyler Vetta.

Dopo qualche doveroso cenno storico ecco le mie impressioni sul Wyler Vetta Jumbostar 40mm.

Premetto che sono di parte perché sono già un felice possessore di questo orologio. E’ disponibile nella versione 43mm o 40mm: sul mio polso la versione più ridotta risulta più confortevole all’indosso e lo spessore, non proprio irrilevante, deve farvi attentamente riflettere sull’eventuale scelta tra le due dimensioni.
Il calibro che anima il Jumbostar è il Landeron 72, storica azienda che negli anni, come Wyler Vetta, era sparita per poi tornare in grande spolvero in questi mesi.
Non sono un patito di meccanica e prestazioni, ma per un uso quotidiano è un calibro robusto e affidabile!
La cassa impermeabile 100 metri e il quadrante di chiara ispirazione fine anni ’60 riprendono in chiave moderna le forme del suo predecessore riproponendo un orologio dal gusto vintage a mio avviso veramente gradevole. Ad ore 10, come nella versione del 1968, troviamo la corona che consente di spostare il rehaut (parte esterna del quadrante) che permette di impostare eventuali misurazioni del tempo cronografico.
Il bracciale è robusto, in acciaio con chiusura deployante. Molto apprezzato, a mio parere, il cinturino addizionale in pelle blu con cuciture rosse situato all’interno del cofanetto.
Valore di listino 2400 euro.

Come avrete capito questa versione del Jumbostar mi piace parecchio perché consente di portare al polso un pezzo di storia di Wyler Vetta e dell’orologeria. Il prezzo è in linea con un cronografo avente caratteristiche di robustezza e impermeabilità sopra la media.
Nel catalogo del brand si possono trovare varie versioni, consentendo al cliente di configurare l’orologio a seconda delle sue preferenze.
Se il nuovo corso Wyler Vetta riuscirà a dare continuità al progetto, ci sono tutti i presupposti per divertirsi! Sono recentemente uscite nuove collaborazioni del marchio che sicuramente avrò il piacere di raccontarvi molto presto.

Non mi resta che augurare un buon lavoro a questa nuova realtà italiana!

Classe 1993, papà di Vittorio (2022!) Entrato nel settore orologeria e gioielleria nel 2012, dal 2020 è CEO della gioielleria Boglietti. Fondatore del blog Tutto Scorre, appassionato di orologeria e auto storiche, sostenitore di un profondo legame tra questi due settori. Il suo motto è "Se vuoi qualcosa vai e inseguila".

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